Altaroma, i riflettori non possono essere spenti!
Nonostante le premesse e nonostante un passato che ha certamente generato esperienze importanti per tantissimi fashion designer, il futuro di Altaroma resta alquanto incerto. Lo scorso 31 gennaio il consiglio di amministrazione aveva firmato la messa in liquidazione dell’ente consortile, con l’obiettivo di dare forma e sostanza ad una fondazione che avrebbe dovuto attirare nuovi player, grandi brand ed importanti sponsor per far rinascere la moda a Roma. Purtroppo come spesso accade il peso dell’incertezza al momento sembra prevalere ed i passaggi che avrebbero dovuto garantire in primis il futuro ed in secundis il rilancio della manifestazione sono del tutto bloccati.
Il Cians, il Coordinamento delle istituzioni Afam non statali, ed in particolare le Scuole di Moda rappresentate al suo interno, auspicano il più ampio e convergente interesse da parte del settore pubblico e di quello privato per dare modo all’importante kermesse di illuminare il made in Italy, rendendo ancora più rilevante l’apporto che Roma può ad esso fornire. La capacità attrattiva che la capitale è in grado di assicurare verso i possibili partner e stakeholder è un elemento sul quale occorrerebbe ben più di una riflessione.
«In tale contesto – ha spiegato il presidente Cians arch. Fabio Mongelli, partecipando il pensiero del direttivo e dei soci tutti – come istituzioni specializzate nella formazione e nella valorizzazione del talento, siamo disponibili ad accogliere idee e progetti che vadano in questa direzione. Urge un dialogo chiaro e diretto per fare in modo che su Altaroma non si spengano i riflettori. La strada maestra è tracciata: occorre puntare sulla creatività e sull’internazionalizzazione della moda. Sono due pilastri che il Cians, e le istituzioni da esso rappresentate, persegue con convinzione e cognizione di causa. Ed è in tale contesto chq quel dialogo capace di proporre soluzioni deve trovare ragion d’essere».
Sono parte integrante del sistema Cians: 1) Accademia di Belle Arti “Aldo Galli”, Como; 2) Accademia di Belle Arti e Design Poliarte, Ancona; 3) Accademia di Belle Arti “Giambattista Tiepolo”, Udine; 4) Accademia di Costume e di Moda, Roma; 5) Accademia Italiana, Firenze; 6) Accademia Teatro allo Scala, Milano; 7) Accademia di Belle Arti SantaGiulia, Brescia; 8) IAAD – the Italian University for Design, Torino; 9) IED – Istituto Europeo di Design, Milano; 10) Istituto Marangoni, Milano; 11) Istituto Modartech, Pontedera (Pi); 12) IUAD – Accademia della Moda, Napoli; 13) LABA – Libera Accademia di Belle Arti, Brescia; 14) LABA – Libera Accademia di Belle Arti, Firenze; 15) NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, Milano; 16) Quasar Institute for Advanced Design, Roma; 17) RUFA – Rome University of Fine Arts, Roma; 18) SAE Institute, Milano; 19) Saint Louis College of Music, Roma; 20) STM – Scuola del Teatro Musicale, Novara.