CIANS, co/workshop al Macro di Roma il 29 gennaio con il Ministro Alberto Bonisoli
Si terrà martedì 29 gennaio, a partire dalle ore 10, presso il Museo Macro di Roma (in via Nizza 138), il co/workshop organizzato dal Coordinamento delle Istituzioni Afam non statali per fare il punto sul sistema dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica in Italia.
L’unione strutturale e organizzativa tra convegno e workshop, intrapresa dal Cians, è, ovviamente, voluta. Un convegno, per la necessità di aprirsi al mondo, per creare reti e sinergie, per accreditarsi dal punto di vista accademico, per acquisire rilevanza sul fronte scientifico e per percorrere la strada della visibilità mediatica. Un workshop, per generare crescita, per scegliere l’alternativa più giusta e corretta, per intraprendere un cammino libero dagli affanni, ma anche per fornire informazioni utili agli organi ministeriali impegnati nel comparto della formazione. Ed è esattamente in questo confronto che la kermesse mostra tutta la sua utilità: all’incontro, infatti, sarà presente il Ministro per i beni e le attività culturali prof. Alberto Bonisoli, che precederà l’intervento del presidente Cians arch. Fabio Mongelli e di molti altri esperti.
L’obiettivo delle istituzioni Afam aderenti al Cians è chiaro: costruire un itinerario cognitivo rivolto non soltanto agli artisti, ai professionisti e agli intellettuali, ma soprattutto alle nuove generazioni, agli studenti e alla collettività in genere.
Il co/workshop – per determinare in sintesi l’idea dell’iniziativa – vuole essere un sistema ibrido e innovativo di comunicazione istituzionale: la prima parte della giornata, con inizio alle ore 10 in concomitanza dell’apertura del Museo d’arte contemporanea, sarà fruibile dal pubblico, esplorerà il pianeta Afam e consentirà di ascoltare le voci del governo; la seconda parte, con inizio alle ore 15, è invece dedicata alla pianificazione. Saranno quattro i tavoli operativi che si confronteranno su argomenti connessi alla formazione accademica in ambito artistico. Lo scopo è produrre un documento da consegnare al Governo. Un “codex simplex” per unire l’arte visiva, la progettazione, il design, la musica e la moda.