Il Cians è perfettamente allineato al Miur sul tema della salvaguardia ambientale
La salvaguardia del pianeta è la grande sfida del presente per creare un mondo più giusto. Tale assunto è la sintesi del pensiero del neo Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Lorenzo Fioramonti che, all’indomani dell’avvio del proprio mandato, chiede un impegno chiaro e preciso a tutte le componenti scolastiche.
«La scienza – ha affermato lo stesso ministro in una missiva inviata anche al Cians – sulle questioni climatiche ci ha consegnato un messaggio chiarissimo, ma miseramente inascoltato. Per realizzare questo cambiamento, l’istruzione e la ricerca sono essenziali perché permettono di mettere in discussione i presupposti della società contemporanea ed i nostri pregiudizi, dandoci nuove categorie concettuali per uno slancio di creatività ed innovazione. Un’economia sostenibile può essere solo un’economia della conoscenza. In questo cammino dobbiamo tutti tenerci per mano, lavorando come un grande ecosistema naturale. Ognuno di noi, al di là del proprio peso politico e amministrativo, ha la possibilità di fare qualcosa, di non arrendersi all’inevitabile. Ecco alcune idee. Ogni accademia esponga i 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in modo che tutti possano vederli e ricordare la sfida che ci attende. Facciamo in modo che le istituzioni divengano “plastic – free”, utilizzino energia rinnovabile, realizzino la raccolta differenziata, il compostaggio ed altre misure dell’economia circolare. Raccontiamo ciò alle comunità locali. Realizziamo un bilancio energetico dei nostri edifici per ridurre la spesa e dimostrare che la tecnologia può essere una grande leva per il cambiamento. Utilizziamo le risorse finanziarie per richiedere servizi da aziende sostenibili certificate. E che ogni mensa divenga un esempio di cibo locale, biologico e sostenibile».
«Il Cians – spiega il presidente arch. Fabio Mongelli – è perfettamente allineato ai canoni che il Ministro Lorenzo Fioramonti ha inteso sottolineare. Molte delle attività descritte sono realtà già note nell’ambito del Coordinamento che accoglie le istituzioni Afam non statali. L’obiettivo, nella prossima assemblea, è affrontare in maniera più organica la questione, per potenziare un contributo che, dal punto di vista ideologico e fattivo, non è mai venuto meno».